L'articolo analizza l'impatto dei recenti provvedimenti sui dazi del neo-eletto presidente degli Stati Uniti, che sembrano essere strumenti geopolitici piuttosto che meri riequilibri commerciali. Mentre gli USA mantengono una solida crescita economica, l'Europa affronta uno scenario stagnante e la Cina continua a fronteggiare problemi interni. I mercati sembrano non temere eccessivamente una guerra commerciale, ma un'eventuale escalation potrebbe rafforzare il dollaro, aumentare l'inflazione e penalizzare gli asset finanziari. Gli investitori sono invitati a considerare asset difensivi come oro e argento, a diversificare le obbligazioni e a focalizzarsi su settori più tradizionali anziché sulla tecnologia.
Fonte: borsaitaliana.it