Il mese di settembre ha presentato sfide
significative per gli investitori, con l'indice S&P500 che ha registrato
una perdita di circa il 5%, riportandosi ai livelli di inizio giugno dopo un
precedente rialzo. Questo rialzo era stato inaspettato e basato su un presunto
cambiamento della politica monetaria della Fed in relazione all'inflazione e alla
crescita economica ("goldilock"). Tuttavia, le recenti settimane
hanno messo alla prova questa teoria, specialmente per quanto riguarda i tassi
sui titoli governativi. A ottobre, si osserva un'insolita convergenza tra i
tassi dei titoli governativi a breve e quelli dei titoli corporate investment
grade, nonché con gli utili distribuiti dalle aziende. Nonostante ciò, gli
spread sul credito sembrano essere rimasti stabili. In questo contesto, Frame
Asset Management ha mantenuto un approccio conservativo agli investimenti,
posizionandosi su bond corti e strumenti monetari. La prospettiva futura
comprende diverse possibilità, tra cui variazioni dei tassi a breve, ulteriori
aumenti dei rendimenti sui titoli investment grade o un aumento degli utili
aziendali. Tuttavia, resta la consapevolezza che i fondamentali nel breve
termine potrebbero non rispettare sempre le previsioni, come dimostrato da
eventi passati scatenati da rialzi dei tassi. Pertanto, si mantiene una
prudenza tattica, prendendo interessi dai bond governativi corti o utilizzando
strategie adatte a un potenziale aumento repentino della volatilità.