Di recente mi è capitato di vedere la vignetta che un’importante banca d'affari americana ha utilizzato per la copertina dell’Outlook 2023 destinato ai clienti più facoltosi. Il messaggio che trasmette sembra banale, ma solo a prima vista: c'è una macchina con dei passeggeri a bordo che sta entrando in autostrada con una situazione di forte nebbia e all'entrata ci sono questi cartelli - “Usare le luci da nebbia” - “Evitare cambi di corsia non necessari” - “Attenzione agli azzardi” - “Prenditi del tempo in più per arrivare a destinazione”. Il 2023 in effetti si sta rivelando un anno di difficile interpretazione e quindi averlo definito nebbioso già in partenza è stata sicuramente una buona intuizione, ma il messaggio più centrato è stato probabilmente quello di evitare azzardi. E il vero azzardo in questa prima parte dell'anno è stato senza dubbio avere sottopesato l'azionario, in particolare l'investimento passivo negli indici, visto che lo Standard & Poor's 500 si trova sopra l'8% e il Nasdaq ha superato il 20%, entrambi trainati dai FAANG che sono i veri protagonisti di questo 2023, considerando che se i panieri fossero equipesati e non così esposti a questi giganti, i risultati sarebbero vicini alla parità. Fanno bene anche l'Europa e il Giappone, mentre continua a rimanere indietro la Cina che, invece, avrebbe dovuto essere la grande sorpresa a seguito della riapertura post-Covid. Pur tuttavia, se andiamo a vedere nel dettaglio il comportamento degli ultimi quaranta giorni del mercato americano (e in particolare lo S&P 500), noteremo una serie di chiusure con ridottissima volatilità. (...)