Qualche giorno fa abbiamo appreso la notizia della morte di Bernard Madoff, all'eta di 82 anni. Dal 2008 in poi, questo nome è stato associato a tutte le vicende inerenti alle truffe che avevano per vittime persone non molto preparate e ingenue, cascate nella trappola di sedicenti finanzieri che promettevano loro guadagni mirabolanti . Come non ricordare lo strillone "Scoperto Madoff dei Parioli" e via dicendo?! Peccato che la verità fosse ben diversa. Fino al dicembre 2008 Bernard Madoff era uno degli uomini più rispettati e ricercati di Wall Street e i più grandi investitori del mondo (banche, fondi, family office, fondazioni) facevano la fila per conferirgli i loro soldi da gestire in quanto i suoi fondi erano quasi sempre chiusi ed aprivano ad intermittenza. E, attenzione, i guadagni che prometteva, e rispettava puntualmente, non erano mirabolanti, bensì stabili, con pochissima volatilità e di qualche punto superiore al rendimento del Tbond decennale. Vi chiederete forse che cosa c'entri questa storia con la situazione attuale. Ebbene, io sono pronto a scommettere che, se il suo giochino non fosse stato scoperto a causa della crisi di liquidità causata dal fallimento di Lehman Brothers, probabilmente adesso Madoff si ritroverebbe con una fila ancora più lunga di gente che in questo momento lo pregherebbe di investirgli i soldi e proteggerli dagli spike di volatilità sui T-bond. Ad adorare la sua strategia, infatti, erano proprio gli investitori obbligazionari, non certo chi investiva sullo Standard & Poor's. Credo inoltre sia anche importante ricordare che tra la metà degli anni 90 e il 2008 i tassi di interesse che si ottenevano dai governativi americani erano più che decorosi, ovvero intorno al 6 % prima dello scoppio della dot.com bubble e circa il 4 % nel settembre 2008. Nulla a che vedere con l'1,6 % di venerdì scorso, dopo una risalita di 120 punti base in 8 mesi. Ecco perchè penso che Madoff oggi spopolerebbe ancora. Come pensate che si sentano i possessori dei Tbond negli ultimi 8 mesi? Oggi, infatti, siamo in un mondo dove si accettano rendimenti del 2 % su scadenze di 3-4 anni su rating doppia B, mentre sulla singola B si prende poco di più. Quindi, se tutto va bene, a scadenza incasseremo un rendimento modestissimo, ma per tutta la durata del tempo avremo sonni agitati perchè ogni volta che ci sarà un soffio di vento avremmo il timore che queste società possano non essere in grado di rimborsare il capitale investito e così, nella migliore delle ipotesi, cercherebbero di rinegoziare la scadenza, mentre nella peggiore andrebbero in bancarotta. Se guardiamo lo scenario macro del momento, vediamo che se finalmente dovessimo uscire dalla crisi pandemica mondiale, con tutti gli stimoli monetari e fiscali che sono stati attuati, potrebbe veramente partire una ripresa economica molto importante. (...)