Ad aprile, l'indice S&P 500 ha preso una breve pausa dopo una forte striscia positiva, probabilmente a causa dei commenti di Powell riguardo alle preoccupazioni per i progressi verso l'obiettivo di inflazione del 2%, che hanno rinviato i tagli ai tassi d'interesse. Anche il titolo del tesoro statunitense a dieci anni ha subito una correzione, con i rendimenti che sono passati dal 4,2% al 4,7% e una corrispondente caduta del 5% nei prezzi dei futures sui T-bond.
Tuttavia, all'inizio di maggio c'è stata una svolta, poiché i dati macro hanno indicato un deterioramento dell'economia statunitense, in particolare con gli indici ISM che sono scesi sotto 50 e un deludente rapporto sulle richieste di disoccupazione. Sorprendentemente, queste cattive notizie sono state celebrate dagli operatori, portando l'S&P 500 a tornare vicino ai suoi massimi e il rendimento decennale intorno al 4,5%. Ciò riflette una mentalità del tipo "le cattive notizie sono buone notizie", che storicamente non si è dimostrata una strategia di investimento valida.
Sebbene la stagione degli utili sia stata forte, con gli utili medi che superano le previsioni di circa il 5%, gran parte di questo era già scontato, e le aziende che hanno riportato risultati al di sotto delle aspettative hanno subito penalizzazioni significative. Nonostante ciò, la resilienza passata dell'economia americana e l'assenza di una recessione temuta supportano il sentimento rialzista.
Le attuali condizioni di mercato sono complesse, con tensioni geopolitiche, inflazione persistente, un anno elettorale globale record e tassi d'interesse elevati che complicano le valutazioni azionarie. L'autore crede che i gestori long-short equity possano riacquistare popolarità in questo ambiente difficile, poiché stanno ottenendo buone performance nel 2024 dopo anni di difficoltà per gli investimenti passivi.
Sul fronte obbligazionario, l'autore vede il settore ad alto rendimento a breve termine come un'opzione che offre un eccellente rapporto rischio-rendimento, soprattutto con professionisti che conducono un'analisi adeguata del rischio di credito. Sebbene maggio sia tradizionalmente un buon mese per ridurre il rischio, il mercato attuale rimane calmo.