Il Agosto 2013

06.08.2013
Michele De Michelis
Michele De Michelis
PRESIDENTE CDA E CHIEF INVESTMENT OFFICER

Eccoci arrivati finalmente in agosto, desiderosi di vacanze e di tranquillità. Con le pinne, fucile ed occhiali per gli amanti del mare, scarponcini e zaino per gli amanti della montagna ... de gustibus.

E i nostri soldi, dove li lasciamo?

Soltanto un mese fa serpeggiava il terrore sulla correzione in atto. Quando Bernanke aveva parlato di una possibile riduzione negli acquisti di asset da parte della Fed, tutti gli operatori erano in agitazione. Eppure oggi troviamo l’S&P 500 sopra i 1700 punti per la prima volta nella sua storia.

E dunque che cosa è successo negli ultimi trenta giorni ?

Se ricordate cosa avevo scritto nel Punto Mensile del mese scorso, ritenevo positive le parole del governatore della Fed e consideravo lo storno in atto un'opportunità di acquisto. Mi sembrava evidente infatti che Bernanke,  con il suo “tapering debate”,  in cui spiegava quando e come la FED avrebbe messo fine al suo intervento di Quantative Easing, stava cercando di reintrodurre il concetto di "trade-off" sul mercato obbligazionario, visto che gli attori di quel mercato stavano un pochino "esagerando" nel non prezzare il rischio. E in effetti luglio è stato un mese eccezionale, con ottime performance per tutti i mercati azionari, asset class che consigliavo caldamente di detenere in portafoglio.

Adesso però cosa potrebbe accadere in questo agosto che sembra tanto tranquillo, ma che potrebbe svegliarsi improvvisamente dal torpore estivo?

Per coloro che hanno sfruttato il ribasso generalizzato del mese scorso, questa potrebbe rappresentare una buona occasione per portarsi a casa una parte dei guadagni, soprattutto considerati i livelli raggiunti dal mercato americano (+21% YTD) e per comprare, qua e là, qualche opzione put sull'indice europeo, prima che le elezioni tedesche disegnino un nuovo scenario.  

Anche il mercato giapponese, che ha strappato nuovamente al rialzo nel mese di luglio, potrebbe aver bisogno di assestarsi un pochino in trading range, lasciando così scaricare gli oscillatori per poi cercare di aggredire il massimo relativo dell'anno, magari supportato da ulteriori miglioramenti dell'economia e dell'inflazione grazie agli Abenomics.

Attenzione, non sto dicendo di uscire completamente dall'equity. Credo soltanto che sia opportuno attuare una strategia di  costant mix sulle varie asset class, prendendo un po’ di profitto in attesa di un’eventuale prossima correzione e magari utilizzando parte dei guadagni realizzati nel "mondo della carta", quali sono i mercati finanziari, per farsi una bella vacanza e spendere qualcosina in più nell'economia reale, contribuendo così….a far ripartire anche quella! 

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