E’ il 25 Aprile, festa della Liberazione in Italia (non senza le consuete polemiche), ed Emmanuel Macron è uscito vincitore dalle urne del secondo ballottaggio contro l’avversaria di sempre Marine Le Pen. I mercati avevano già scontato una vittoria del Presidente uscente, tant’è che l’Euro è andato sotto la soglia di 1.08 verso il Dollaro preparandosi per ciò che deve ancora avvenire.
La reazione del mercato è dovuta a due fattori: ora che Macron si è assicurato per altri 5 anni la presidenza della Repubblica in Francia (a Giugno vedremo con quale maggioranza parlamentare) l’UE può implementare un nuovo pacchetto di sanzioni alla Russia che prevedono l’embargo totale dei prodotti energetici da Mosca. L’altra, che aggrava la situazione, è la possibilità che la Cina implementi dei lockdown anche nella capitale Pechino.
La politica di Covid-zero supportata dalle autorità cinesi sinora non ha sortito grandi effetti se non quelli di congestionare ulteriormente la già “intasata” catena di approvvigionamento globale. Dopo oltre un mese di chiusura a Shanghai si è registrato il più alto numero di decessi giornalieri per Covid di quest’ultima ondata mentre nuovi focolai sono stati individuati a Pechino.
La reazione del Governo cinese non si è fatta attendere dopo aver definito la situazione nella capitale “urgente e grave”: test obbligatori per il distretto di Chaoyang e blocco di alcune zone della città (che conta 29 milioni di abitanti).
La preoccupazione degli investitori non si è fatta attendere, i listini cinesi hanno perso in una sola seduta tra il 4% e il 5% mentre lo Yuan ha proseguito la caduta libera osservata da diversi giorni: (...)